Uno dei pochi fortunati all’inferno di Flossenburg, ha dato dei fratelli Corrà questa definizione: “Non conobbero l’odio ma solo l’amore e il perdono”. Un libro molto noto che narra le loro vicende biografiche porta invece il titolo “Partigiani di Dio”. Il 22 novembre ’44 sono arrestati dalle Brigate Nere fasciste a Campagnol di Salizzole in casa della sorella Amelia e assieme ad altri 10 prigionieri ( tutti componenti del CLN di Isola della Scala ), trasportati e reclusi per una settimana nei sotterranei delle scuole Sanmicheli, dove cominciano i primi crudeli interrogatori. Otto giorni dopo vengono consegnati al comando delle SS di Palazzo INA di corso Porta Nuova per un’altra settimana di interrogatori e torture.  Durante di 45 giorni di reclusione in questo lager riescono a scrivere alcune lettere alla famiglia: le ultime cose che di loro rimangono. Dal 19 febbrario il buio diventa totale: assieme ad altri 420 partono con destinazione Flossemburg, il campo di sterminio attraverso il lavoro definito anche “Fabbrica della morte”. Gedeone morirà il 18 marzo (Domenica delle Palme) e cremato lo stesso giorno. Flavio, accecato dal dolore per la perdita del fratello morità il 1 aprile.