Letterature
La conversione dei popoli settentrionali, conclusa nel XIII secolo, ha avuto come conseguenza fondamentale l’adozione dell’alfabeto latino utilizzato per fissare per iscritto testi religiosi, letteratura di traduzione e il patrimonio letterario germanico, fino ad allora trasmesso principalmente in forma orale.
Fonti letterarie medievali di area islandese, come l’Edda poetica (1270) o l’Edda in prosa di Snorri Sturluson (1220 ca.), sono di capitale importanza per la nostra conoscenza della mitologia e della cosmogonia nordica, a partire dalla creazione del mondo e delle creature che lo popolano agli eventi salienti che portano alla catastrofe finale (ragnarök). Recentemente la scrittrice A.S. Byatt in Ragnarök. La fine degli dèi (2011) ha rivisto la fine del mondo nordico collocandola nei tempi della Seconda guerra mondiale e del disastro climatico.
Per molti aspetti la mitologia nordica già nel medioevo può essere letta attraverso una lente ‘ecocritica’, una prospettiva che ci fa riflettere sulla relazione uomo-natura, un rapporto essenziale che costituisce l’identità e la sensibilità dell’uomo nordico medievale.
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Docente: Anna CAPPELLOTTO, Università di Verona