Gli anni Sessanta in Italia: cambiamenti, rivoluzioni, illusioni e disillusioni
STORIA
Gli anni ’60 hanno rappresentato per il nostro paese un periodo di grandi speranze, caratterizzate dalla convinzione collettiva di una rinascita etica, morale, sociale e culturale. Uscita dal disastro della seconda guerra mondiale e dalla dolorosa parentesi del Ventennio fascista, l’Italia seppe trovare impreviste risorse culturali e vitali per ripartire. Il boom economico, la produzione e il consumo di massa proiettarono il paese in una nuova fase della sua storia; la politica nazionale conobbe la fase riformista dei governi di centro-sinistra; la società scoprì la risorsa della scuola e dell’università di massa, l’emancipazione femminile e la protesta sindacale. La Chiesa conobbe la stagione del Concilio Vaticano II, che proiettò la Chiesa italiana in un nuovo orizzonte. A chiudere il decennio ci pensò poi la protesta giovanile del ’68, che spazzò via i più antichi retaggi dell’autoritarismo e della tradizione. Furono anni determinati dalla speranza di un mondo finalmente nuovo e a misura d’uomo: tuttavia se molte di quelle speranze si concretizzarono in cambiamenti evidenti, altre naufragarono nella violenza, nel nichilismo e nell’ideologia. Il corso si ripropone di analizzare questo periodo per cercare di farne un bilancio complessivo, anche rispetto al contesto attuale.
Sei incontri il mercoledì dalle ore 16,45 alle 17,45:
Sei incontri il mercoledì a partire dal 26 febbraio 2025
16:45 – 17:45
Si può scegliere tra le diverse tipologie di abbonamento in presenza e on-line:
Singolo corso: 40,00€
3 Corsi: 90,00€
Tutti i corsi: 140,00€
Fondazione G. Toniolo
Via Seminario, 8/10, 37129 Verona
ingresso auto da Vicolo Bogon, 2
Docente Giovanni Bresadola, Professore di Storia e Filosofia, IUSVE di Verona