Letterature
Quando l’Inghilterra entra in guerra, il 4 agosto 1914, molti giovani si arruolano convinti che la guerra sarebbe finita in pochi mesi. Tra loro ci sono anche poeti, scrittori e artisti: pochissimi sopravviveranno.
«Poeta» e «vita», scrive Josif Brodskij, sono termini che quasi si equivalgono, e perciò nella morte di un poeta la stessa vita dell’universo subisce un arresto, una menomazione. Quei giovani e poeti ci hanno però lasciato le loro poesie, scritte tra un bombardamento e un attacco con il gas. Testimonianze, voci, tracce, quasi che ciascuno non abbia scritto solo della sua isolata esperienza personale ma insieme, consapevolmente o no, mirassero a qualcosa di molto più ampio, figlio della poesia di ogni tempo: ciò che respira e piange nell’uomo davanti al mare e sotto le stelle, quando sente che quelle rive già in tanti le hanno lasciate e a tutti appartengono le lacrime.
Questi poeti le hanno rese nell’armonia della poesia: versi per cui hanno trovato il tempo di prendere la penna in mano e testimoniare quanto stavano vivendo e lasciarlo in eredità al futuro. A noi che li leggiamo oggi. “La poesia rasserena anche quando parla del dolore”, afferma Croce e come è accaduto ai ragazzi soldati riesce a lasciare dietro a sé una sorta di benedizione.
GLI INCONTRI:
Sei incontri il martedì a partire dal 26 settembre 2023
15:30 – 16:30
Si può scegliere tra le diverse tipologie di abbonamento in presenza e on-line:
Singolo corso: 40,00€
3 Corsi: 90,00€
Tutti i 32 corsi: 140,00€
Fondazione G.Toniolo.
Via Seminario, 8/10, 37129 Verona
ingresso auto da Vicolo Bogon, 2
Docente: PAOLA TONUSSI, Insegnante di Educazione letteraria e scrittrice